Presentazione SZ

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“Senza zaino” è una tipologia di scuola, basata sull’innovazione metodologica e sulla trasformazione dello spazio didattico, dove il sapere si fonda sull’esperienza e alunni e docenti sono impegnati a creare un ambiente ricco di stimoli. Il metodo di lavoro ha al centro la nozione di “curricolo globale”, che lega la progettazione della formazione alla progettazione dello spazio formativo. Realizzare l’ospitalità dell’ambiente formativo, promuovere la responsabilità e l’autonomia degli alunni, fare della scuola una comunità di ricerca, sono i tre valori che ispirano l’azione educativa è viene riscoperta una dimensione di ospitalità partendo dal presupposto che un bambino riesce ad apprendere in modo realmente efficace solo in un ambiente in cui si sente a proprio agio, perfettamente libero e padrone degli spazi; abolire lo zaino significa rendere la scuola ospitale, aperta alla dimensione della comunità, della responsabilità, facendo degli alunni i veri protagonisti dell'apprendimento e della vita di classe e destinando al docente il ruolo di guida, di facilitatore, di organizzatore. La scuola è intesa come una comunità di ricerca dove si pongono domande e problemi, si condividono percorsi di studio e di approfondimento, si scambiano le risorse cognitive e le pratiche di lavoro, si vive insieme. Si tratta di un’esperienza di crescita collettiva che coinvolge tanto gli alunni quanto i docenti, favorendo sia il cooperative learning che il cooperative teaching. All’interno di tale comunità, inoltre, anche i genitori, sono invitati a partecipare alle iniziative proposte dal modello.
Gli alunni consapevoli di quel che stanno facendo danno il proprio contributo alla lezione intervenendo, facendo proposte e assumendo incarichi e responsabilità; costruiscono ed inventano strumenti necessari al lavoro in quanto convinti di quanto sia preziosa ed importante la creatività nel lavoro scolastico. Per favorire quest’ultima, ma anche per incentivare lo spirito di collaborazione, l’insegnante favorisce il ricorso alla pratica didattica del “cooperative learning”. Nella progettazione del lavoro scolastico i docenti, quando necessario, strutturano percorsi personalizzati affinché tutti gli alunni raggiungano gli obiettivi stabiliti dal curricolo d’istituto. L’intervento didattico di ciascun docente si armonizza a quello degli altri colleghi attraverso la stesura delle “mappe generatrici di classe”, concordate all’interno dei/delle Consigli/Intercalassi di classe ad inizio anno e verificate negli incontri successivi. Gli alunni definiscono nelle assemblee di classe insieme ai docenti le regole condivise; organizzano il lavoro di gruppo, assumendo il ruolo di tutor nel lavoro a coppie o a piccoli gruppi. Momento significativo dell’intervento educativo è l’autovalutazione da parte dei ragazzi del comportamento e dei risultati ottenuti, nella convinzione che i progressi nell’apprendimento non possano che nascere da una reale consapevolezza di propri punti di forza e di debolezza. A tale scopo vengono chiariti agli alunni i criteri di valutazione di ogni disciplina e di ogni singola competenza disciplinare ed i vari aspetti che contribuiscono alla valutazione del comportamento, relativamente ad autonomia, impegno, capacità di organizzazione, responsabilità e collaborazione.

L'Associazione | Scuola Senza Zaino

Presentazione del modello

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